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Praticamente, un Kindergarten

April 29th, 2011 by abietto

Cazzo, certo che viviamo in tempi interessanti, eh, non c’è che dire.
Dopo tutta la minchiata di Sony (lungi dall’essere risolta) ecco che saltano fuori altre due cagate niente male. Piccolo inciso: l’ultima dichiarazione di Anonymous sulla storia del PSN dice che l’attacco non è nello stile e nella filosofia del gruppo e che chiunque abbia fatto questo non è un “pirata” che lotta per i diritti degli utenti, ma un semplice e banale delinquente che vuole appropriarsi di dati sensibili per fare soldi. Tanto per togliere ogni dubbio.

Ma torniamo a noi. Un incendio nella server-farm di Aruba, pare, ha distrutto parte dei server su cui risiedono, presumo, migliaia di siti web. Come risposta, gli addetti hanno deciso di *spegnere* tutti i server dell’azienda. Non ne so molto di più, ma secondo me c’è lo zampino di Anonymous. Che abbia deciso di usare il virus distruttivo creato da Jeff Goldblum in Independence Day per scatenare l’incendio? Il sospetto mi rode.

Come se tutto ciò non bastasse, è notizia di stamattina che Microsoft e Nokia abbiano intrapreso una nuova avventura legale contro la concorrenza. La guerra più violenta del mercato, in questi giorni, è quella sui nuovi sistemi operativi per dispositivi portatili (e-book reader, tablet, cellulari e smartphone, palmari, eccetera), che hanno visto un clamoroso boom di vendite negli ultimi anni grazie sostanzialmente a due cose: la creazione di nuovi dispositivi particolarmente accattivanti (iPhone, iPad, Kindle, Nook) e la pressione dei social media, che così diventano onnipresenti nelle vite degli utenti. Abbiamo, sostanzialmente, quattro sistemi, uno obsoleto e tre emergenti (di questi, due proprietari e uno “open-source”). Abbiamo Symbian (presente ancora in molti telefoni, come il mio grrrrrr, di vecchia generazione, e ormai obsoleto), Windows Phone 7 (di Microsoft), Apple OS (di Apple) e Android (realizzato da Google e open-source). Dato che quest’ultimo è quello che si sta diffondendo maggiormente, la cosa sta un po’ sul cazzo ad Apple e Microsoft e, a quanto pare, in particolar modo a quest’ultima. Nei mesi scorsi, Microsoft ha fatto causa a Motorola e ad HTC (arrivando a un accordo fuori aula con quest’ultima, che ha accettato la richiesta di Microsoft), dicendo che l’uso di Android viola una serie di loro proprietà intellettuali sviluppate internamente per Windows Phone e chiedendo, come risarcimento, una discreta montagna di sghéi per ogni hardware venduto, come una gabella.

Ora Microsoft si è accordata con Nokia, pagando quest’ultima una palata e mezza di milionate, in modo da avere accesso a tutti i loro brevetti. L’unione dei due colossi è dichiaratamente un’alleanza commerciale volta a distruggere la concorrenza di altre case produttrici di telefonini e di software. Forte di questo, Microsoft ha fatto causa anche a Barnes & Noble, nota catena di librerie americana (presente anche in rete) che, seguendo l’esempio di Amazon con il Kindle, ha creato il suo lettore e-book (il Nook – i lettori e-book per un’oscura legge americana devono avere nomi stronzi e incomprensibili) il quale, ovviamente, usa Android. Chiedono una roba tipo da 10 a 15 dollari per ogni Nook venduto. Lo scopo quale sarebbe, secondo B&N? Non tanto la difesa di proprietà intellettuali inesistenti, quanto ottenere l’effetto di alzare, di fatto, il prezzo di utilizzo di Android, rendendo Windows Phone 7 più economico per chi vuole mettere un sistema operativo sul proprio hardware portatile. Se la causa con HTC è stata risolta con un accordo fuori aula, non so come sia finita (se sia finita) quella con Motorola, ed è tutto da vedere cosa Microsoft e Nokia riusciranno ad ottenere da questa nuova battaglia legale contro B&N (sono state denunciate anche Foxconn e Inventec).

Posso solo dire: Anonymous, non avete ancora finito la battaglia con Sony e già vi si aprono due nuovi divertenti e interessanti fronti di lotta. Chi fermerà questo nuovo tentativo di monopolizzazione del mercato portatili? Chi salverà gli interessi di noi utenti? Chi avrà il coraggio di fare ciò che è necessario?

Perché Anonymous non è l’eroe che questo mondo si merita. Ma è l’eroe di cui questo mondo ha bisogno. È la coscienza cattiva delle multinazionali. Un cavaliere oscuro.

Posted in Attualità, News, Tech, Web

2 Responses

  1. tannoiser

    Ottimo articolo, come sempre.
    Una piccola rettifica su “The Aruba Incident” per quello che è dato sapersi: per fortuna l’incidente è molto meno “grave” è pare abbia coinvolto gli ups che hanno preso fuoco. A quel punto il sistema antincendio ha spento la sala macchine e irrorato di schiuma. Quindi hanno passato il resto del tempo a pulire . La timeline su twitter è qui:

    http://twitter.com/arubait

    Non ho particolare simpatia per aruba (a cui va cmq la mia solidarietà), ma ovviamente non va “esagerato” un evento se non ce ne è motivo. Aruba non ha una web farm rindondata come una buona fetta di provider, AFAIK.

    Infine: se costa 10 euro anno, ottieni per 10 euro anno (2 pacchetti di sigarette, che qualcuno ha fumato in sala server) :)

    Ciao!

  2. abietto

    Ma no, infatti, era più umorismo che altro. Inoltre a me, devo dire, alla fine Aruba non sta neanche antipatica. Ho aperto con loro diversi siti web e considerato il backend di molte altre ditte (nonché le risposte del servizio clienti) tutto sommato sono anche il meno peggio per rapporto qualità/prezzi. Questo senza contare i presenti, eh, s’intende. Tra l’altro, prima o poi io e te dobbiamo farci due chiacchiere… =)

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